Mimì metallurgico ferito nell’onore
Ambientato e girato a Catania |
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Anno | 1972 |
Durata | 125 min |
Genere | commedia, grottesco |
Regia | Lina Wertmüller |
Soggetto | Lina Wertmüller |
Sceneggiatura | Lina Wertmüller |
Produttore | Daniele Senatore, Romano Cardarelli |
Fotografia | Dario Di Palma |
Montaggio | Franco Fraticelli |
Musiche | Piero Piccioni |
Scenografia | Amedeo Fago |
Interpreti e personaggi | |
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Premi | |
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L’operaio siciliano Carmelo Mardocheo (Giancarlo Giannini) perde il posto di lavoro perché rifiuta di dare il voto ad un mafioso. È costretto ad emigrare a Torino lasciando a casa la giovanissima moglie Rosalia. A Torino si innamora della giovane sottoproletaria Fiore (Mariangela Melato) che gli dà un figlio.
Tornato a Catania scopre che la moglie (Agostina Belli) è rimasta incinta per opera di un brigadiere con cinque figli. Non potendoglisparare perché l’esperienza nel nord lo ha reso metallurgico e civilizzato, decide di vendicarsi mettendo incinta la moglie (Elena Fiore) dell’altro.
Ottemperato l’impegno, mentre comunica la notizia al brigadiere davanti a mezzo paese, un killer della mafia uccide il brigadiere e gli mette la pistola in mano. Scontata la pena in carcere, il giorno dell’uscita trova ad aspettarlo una vera folla di otto bambini, la moglie fedifraga, l’amante torinese e la vedova del brigadiere.
Per poterli mantenere è costretto a fare da galoppino elettorale ad un boss della mafia. Ma Fiore, che tutto aveva sopportato, ne ha abbastanza e lo abbandona.
Alcune sequenze del film