Porte aperte
Girato a Palermo |
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Anno | 1990 |
Durata | 108 min |
Genere | drammatico |
Regia | Gianni Amelio |
Soggetto | Leonardo Sciascia |
Sceneggiatura | Gianni Amelio, Vincenzo Cerami,Alessandro Sermoneta |
Fotografia | Tonino Nardi |
Montaggio | Simona Paggi |
Musiche | Franco Piersanti |
Interpreti e personaggi | |
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Premi | |
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Porte aperte è un film , ispirato all’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, pubblicato nel 1987.
Nella Palermo degli anni trenta un giudice, Vito Di Francesco, tenta a suo modo di opporsi, con l’aiuto della legge, ad una condanna alla pena di morte di Tommaso Scalìa, ormai destinato alla pena capitale per aver ucciso con premeditazione nello stesso giorno il suo ex datore di lavoro, avvocato Spatafora, ed un suo ex collega, con una baionetta; la moglie con una pistola.
Il giudice si scontra con i poteri dello Stato e con lo stesso imputato, che, servo di un’ideologia aberrante, chiede di essere fucilato.
Nonostante tutto Di Francesco ottiene l’ergastolo poiché non crede nell’efficacia della pena di morte e giudica la stessa pena più crudele degli omicidi causati dall’accusato.
Per il suo gesto e per la sua caparbietà Di Francesco salverà l’imputato ma verrà trasferito in una pretura di scarso rilievo e la sua carriera verrà rovinata. Il film si conclude con la scritta in cui si riferisce che Scalìa verrà condannato a morte in appello e fucilato.
ALCUNE SCENE DEL FILM